a gatta Era una gatta, assai trita, e non era d’alcuno, e, vecchia, aveva un suo gattino. Ora, una notte, (su per il camino s’ingolfava e rombava la bufera) trassemi all’uscio il suon d’una preghiera, e lei vidi e il suo figlio a lei vicino. Mi spinse ella, in un dolce atto, il meschino tra’ piedi; e sparve nella notte nera. Che notte nera, piena di dolore! Pianti e singulti e risa pazze e tetri urli portava dai deserti il vento. E la pioggia cadea, vasto fragore, sferzando i muri e scoppiettando ai vetri. Facea le fusa il piccolo, contento. g. Pascoli

Commenti

Post più popolari