Arrivano distacchi e permessi per le associazioni sindacali militari
La bozza del decreto legge: un distacco ogni quattromila unità di personale e un’ora annua di permesso retribuito ogni due unità di personale per le APCSM rappresentative
di Andrea Carli
I punti chiave
- La circolare “ponte” della Difesa
- Arriva il decreto legge
- I destinatari: le associazioni professionali tra militari a carattere sindacale
- Oltre 6 milioni a copertura dell’attività sindacale tra i militari
- La riduzione delle quote di iscritti per il riconoscimento della rappresentatività a livello nazionale
- La sentenza della Corte costituzionale del 2018
- La legge 46 del 2022
4' di lettura
Arriva il decreto del governo su distacchi e permessi sindacali in ambito militare. Il provvedimento, un decreto legge (“Disposizioni urgenti in materia di associazioni professionali a carattere sindacale tra i militari”) è atteso sul tavolo del Consiglio dei ministri . La riunione si svolgerà nel pomeriggio di oggi, lunedì 6 maggio.
Un decreto interministeriale (del Ministro per la Pubblica Amministrazione, d’intesa con il Ministro della Difesa e il Ministro dell’Economia e delle Finanze), pubblicato lo scorso 6 aprile sulla Gazzetta ufficiale, ha individuato le associazioni rappresentative, che potranno fruire di distacchi e permessi. Il decreto ha origine dalla legge 46 del 2022 che, in seguito ad una sentenza della Corte costituzionale, ha sancito per la prima volta la liceità delle associazioni sindacali. Prima che entrasse in vigore questa norma, infatti, il Codice dell’ordinamento militare (COM) non ammetteva questa possibilità.
La circolare “ponte” della Difesa
Per garantire la agibilità ai dirigenti delle associazioni a carattere sindacale, una recente circolare “ponte” del ministero della Difesa - pubblicata il 30 dicembre del 2023, che integra a sua volta una dell’8 luglio del 2022 - ha chiarito che, in attesa dei provvedimenti di recepimento degli accordi sindacali, «in via esclusivamente temporanea, tra i “gravi motivi” di cui alla licenza straordinaria, fino a un massimo di 45 giorni annui, è possibile, esclusivamente a coloro che siano designati in rappresentanza delle associazioni professionali a carattere sindacale tra i militari (la sigla è: “APCSM”) iscritte all’albo ministeriale (sono venti le sigle che hanno superato la soglia di rappresentatività prevista per legge, ndr), ricomprendere il permesso sindacale giornaliero nel numero massimo di nove giorni mensili. L’istituto - si legge ancora in quel documento - con riguardo a un massimo di sette rappresentanti, appositamente designati dal Segretario generale/nazionale di ogni APCSM iscritta all’albo ministeriale, può essere fruito in aggiunta alle dieci ore di permesso per la partecipazione alle assemblee previste». Il ministero della Difesa ha chiarito che le soluzioni previste in quella circolare sarebbero decadute «al momento dell’emanazione dei citati prvvedimenti di recepimento, nell’ambito dei quali verrà definito il contingente massimo dei permessi e dei distacchi previsti dalla legge».
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Arriva il decreto legge
La circolare “ponte” ha una durata massima di 6 mesi, ossia scadrà a giugno 2024. Ora, a pochi giorni da quella data, arriva il decreto legge del governo.
I destinatari: le associazioni professionali tra militari a carattere sindacale
L’obiettivo del provvedimento è, si legge nella bozza, «consentire il pieno svolgimento dell’attività a carattere sindacale e la partecipazione alle procedure di contrattazione del comparto difesa - sicurezza». In questo contesto, «sono attribuiti alle associazioni di cui all’articolo 1475 e seguenti del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante il codice dell’ordinamento militare, per l’anno 2024, i distacchi e permessi retribuiti, di cui all’articolo 1480, comma 3, del citato codice, in ragione di un distacco ogni quattromila unità di personale e di un’ora annua di permesso retribuito ogni due unità di personale». Sono dunque interessate le associazioni professionali tra militari a carattere sindacale per singola Forza armata o Forza di polizia a ordinamento (APCSM). Solo i militari in servizio permanente effettivo possono associarsi.
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